Meade 12" LX200R (ACF)

IMPRESSIONI:
La prima impressione che mi è venuta in mente quando l'ho visto la prima volta è ...mamma mia quanto è grosso!La differenza dal C9.25 è notevole. Qualitativamente è pari al Celestron, ma questo in particolare è passato sotto le mani di Davide Dal Prato (La torre del sole) che ha fatto diverse modifiche. Dalla RELAZIONE TECNICA sono risultati difetti strutturali ma non dell' ottica e quindi si è passati alla loro correzione.Sono stati fatti 6 fori posteriori che hanno un diametro di 6 cm l'uno che dovrebbero ridurre il tempo di acclimatamento ma devo ammettere che in certe serate la maledetta piuma di calore non va mai via anche se mediamente in 1 ora e mezzo è abbastanza acclimatato. Ho messo 3 ventole esternamente a 3 dei 6 fori per vedere se riuscivo a migliorare ancora un po e devo dire che è stata un ottima idea.Gestite da un alimentatore variabile gia dopo 30 minuti a piena potenza è possibile iniziare a riprendere tenendolo ancora un per un poò sul minimo( ma solo per riprese con basso campionamento.I 3048 mm di focale sono tanti e per le riprese deepsky il seenig diventa essenziale. Un riduttore focale che si adatti allo schema ACF è un accessorio indispensabile.La collimazione di questo telescopio è piu critica rispetto ad un SC classico a causa della tipologia di specchi con curvatura diversa. La differenza di raccolta di luce rispetto al C9.25 è notevole. Dopo un po di utilizzo mi rendo conto che 5 minuti di posa hanno già piu profondità ( in termini di magnetudine stellare) di un ora con il con il C9,25. Al netto delle modifiche , con cercatore e fuocheggiatore pesa 20,1 kg quindi lo sconsiglio a chi pensa di portarlo in giro. Con questo peso e queste focali è essenziale una montatura che regga bene e che abbia un piccolo errore periodico e che sia dolce ,pena stelle allungate e tante pose buttate.